Il mondo del ciclismo in lutto per la scomparsa di Paolo Alverà
La famiglia del ciclismo trentino e italiano è in lutto. Venerdì 3 gennaio, a pochi giorni dal suo 59° compleanno, Paolo Alverà se n’è andato facendo quello che più amava, pedalare. Il cuore che per lunghi anni aveva messo in sella - e soprattutto a servizio dei giovani nel suo operato da tecnico e dirigente sportivo - ha cessato di battere mentre viaggiava sulla inseparabile mountain bike lungo la strada forestale dei Rospi, che da Tenna conduce a Levico Terme.
La sua scomparsa lascia un grande vuoto e un senso di profondo dolore in quello che, per lunghi anni, è stato il suo mondo, quello delle due ruote.
Solamente pochi mesi fa, Alverà e la “sua” Polisportiva Oltrefersina avevano dato vita a una riuscita edizione dei campionati italiani di cross country, motivo di soddisfazione ed orgoglio per il suo club e per tutto il movimento ciclistico trentino.
Paolo continuerà a pedalare “lassù”, mentre il suo ricordo proseguirà a vivere nel cuore dei tanti amici, appassionati di ciclismo e non, e nella sua creatura, la Scuola Nazionale Mtb Oltrefersina, di cui è stato fondatore e responsabile.
Alverà, classe 1966, vantava un ottimo curriculum anche da atleta nel ciclismo, oltre che nel pattinaggio di velocità: da esordiente, nel 1982, portò sul gradino più alto del podio i colori del Trentino ai campionati italiani giovanili di ciclismo su strada, per poi rendersi protagonista di una lunga carriera nella mountain bike con il team Olympia. Il suo palmares è infarcito di oltre 200 successi, ricordando anche il prestigioso quinto posto conquistato ai campionati del mondo in Canada, tra i master.
Paolo era tecnico allenatore Fci di 3° livello, impegnato nella cura del vivaio della sezione mountain bike della Polisportiva Oltrefersina, da lui fondata nel 2015. Una realtà fiorente, che ad oggi vanta oltre 150 ragazzi iscritti, frutto in primis della passione di Paolo.
Il Comitato di Trento della Federciclismo, assieme a tutto il movimento trentino delle due ruote, si unisce al dolore della famiglia, della compagna Daniela e dei figli Marco, Emma e Angelica.