Giornata Mondiale della Bicicletta: un'occasione di riflessione
Martedì 3 giugno, giornata mondiale della bicicletta. Un appuntamento che deve essere occasione di riflessione e impegno per valorizzare una delle invenzioni più importanti del pianeta.
Milioni di persone la usano come mezzo di trasporto quotidiano, nel tempo libero, per agonismo o semplicemente per una scelta ecologica e ambientale.
L’uso della bici è molte volte precluso e scoraggiato dalla mancanza di percorsi ciclabili protetti, per la grave insicurezza delle strade delle nostre città ingolfate e congestionate dal traffico. Prevale ancora una cultura del trasporto privato rispetto alle possibili alternative come la bici o il trasporto pubblico.
Questo produce inquinamento e rischi per l’incolumità di pedoni e ciclisti che sono la parte debole, ma non insignificante, della mobilità urbana. Nel 2025, secondo i dati dell’Osservatorio Asaps-Sapidata, sono stati registrati 80 decessi di ciclisti dal 1 gennaio a maggio, con un incremento dell’11% rispetto al 2024. In particolare si sono registrati 12 decessi a gennaio, 15 a febbraio, 14 a marzo e 19 ad aprile. I primi giorni di maggio hanno portato altri 3 decessi. La maggior parte di essi si è verificata in tre regioni: Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Sono 3 quelli registrati in provincia di Trento.
La nostra provincia sta promuovendo il proprio territorio, le proprie valli a fini turistici, proponendo la formula vacanza/bici. Alcuni grandi eventi come il Tour of the Alps, le tappe del Giro d’Italia maschile e femminile, le due tappe di coppa del mondo di Mtb in val di Sole e val di Fassa sono importanti per il forte richiamo turistico ma anche per la promozione dell’uso della bici in tutte le sue forme: strada e fuoristrada.
Queste iniziative vanno però accompagnate con interventi che diano respiro e forza al movimento di base per lo sviluppo del ciclismo agonistico e ciclosportivo. Ma anche introducendo controlli e interventi che ne migliorino la sicurezza.
Il Comitato Trentino della Federciclismo assieme a Fiab e altre associazioni hanno promosso, nei mesi scorsi, una manifestazione/campagna “Sulla Buona Strada”. Un decalogo di proposte volta a favorire l’utilizzo della bicicletta e a sollecitare interventi per dare maggiore sicurezza a chi viaggia in bici.
Alcune risposte, anche se parziali, sono arrivate. Il presidente Fugatti si è impegnato a produrre entro il mese di maggio una proposta di circuito protetto (Bike Park) da collocare a Trento in area San Vincenzo. Molto importante anche la proposta di costruire delle “corsie ciclabili” (Bike Lane) su alcune dei percorsi altamente frequentate da ciclisti o cicloturisti. Attendiamo anche in questo caso l’avvio delle due sperimentazioni: una sulla strada che da Mezzolombardo arriva a Fai e l’altra nel tratto della Val di Cembra. Nei prossimi giorni avremo un incontro con l’Assessora Gerosa dalla quale ci aspettiamo una proposta di avvio di una campagna di informazione e formazione rivolta alle scuole e ai cittadini.
Ribadiamo ancora la richiesta che ci sia un “tavolo permanente” nel quale affrontare periodicamente tutte le questioni poste, come ad esempio il Piano Provinciale della Mobilità Ciclistica.
Quello che auspichiamo è che su questi temi ci sia, da parte della politica, continuità di attenzione e impegno. Per quanto ci riguarda noi saremo sempre vigili e impegnati a tenere alto l’impegno e la mobilitazione. Lo dobbiamo a Sara e Matteo che purtroppo hanno visto interrompere il loro sogno e la loro passione travolti da automobilisti distratti. Lo dobbiamo a tutti quelli che ostinatamente fanno della bici il loro mezzo di trasporto, la loro passione, il loro stile di vita.
Usiamo la bici e... buona strada sicura a tutti.
Il presidente del Comitato Fci di Trento
Renato Beber